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Dicembre è appena iniziato e quindi Natale è davvero alle porte. Non sono un’appassionata delle feste, non è un segreto, ma questo non mi impedisce di leggere i gialli di stagione e di parlarvene. Iniziamo con un libro di una serie che già conoscete, quella con la regina Elisabetta come detective. Sto parlando di Un omicidio molto reale di S. J. Bennett.
L'autrice
Vi ripropongo la biografia che ho scritto per il post precedente (ecco il link) in cui ho introdotto la serie.
S. J. Bennett (pseudonimo di Sophia Bennett) è una scrittrice britannica nata nello Yorkshire. Figlia di un ufficiale dell’esercito, ha vissuto i primi anni della propria vita in giro per il mondo. Il suo sogno era studiare letteratura inglese e diventare una scrittrice ma, quando non è stata accettata per via del numero chiuso, ha puntato per le lingue straniere e ha ottenuto un dottorato in Letteratura Italiana a Cambridge.
Per dieci anni ha scritto libri per bambini prima di dedicarsi al vero progetto di scrivere dei gialli. Da buona fan della regina (aveva fatto anche il colloquio per lavorare come vicesegretaria personale della sovrana) e della monarchia britannica e ispirata da una scena di The Crown, nel 2019 decide di scrivere una serie gialla in cui la detective è la regina in persona e ottiene un contratto per una serie di cinque libri che sono un successo internazionale. Se volete saperne di più su di lei e sull’ispirazione per i libri, questo è il link al suo sito in inglese e questa è un’intervista in italiano sul sito Mondadori in cui presenta il primo libro della serie.
Il libro
Un omicidio molto reale è il terzo libro della serie “Sua maestà la regina indaga” e, se avete già letto i primi libri o il mio post su Il nodo Windsor, conoscete già molti dei personaggi e sapete già come funziona la serie.
Se invece non conoscete i libri, ve li introduco brevemente. La protagonista è la regina Elisabetta II, che indaga i casi di omicidio in cui si vede coinvolta suo malgrado. Ad aiutarla c’è Rozie Oshodi, la nuova vicesegretaria personale, che si occupa di trovare gli indizi e le prove per risolvere il caso. La parte più difficile sarà tenere le indagini segrete, perché la regina, che risolve casi di questo tipo da quando aveva 12 anni, ufficialmente si mostra sempre disinteressata. Il merito della soluzione dei casi, quindi, va sempre a qualcun altro, a cui la sovrana fa trovare prove e dà suggerimenti senza mai darlo a vedere.
In questo terzo libro, tradotto da Francesca Pellas per Mondadori, la regina si prepara a celebrare il periodo natalizio nel castello di Sandringham, in Norfolk, e non vede l’ora di rilassarsi con tutta la famiglia, o quasi, visto che alcuni dei nipoti saranno via con le rispettive famiglie. È il Natale 2016 e, oltre al novantesimo compleanno della sovrana, quest’anno ha portato vari sconvolgimenti nel Regno Unito.
Ma il problema più immediato sembra essere il ritrovamento di una mano mozzata nella riserva di Snettisham, non lontano dalla tenuta reale. La mano si trovava in una busta in plastica ed è stata in acqua per un po’; gli unici indizi che possono aiutare a identificare a chi appartiene sono un anello con sigillo e una delle dita a cui manca la falangetta.
Le prime ipotesi fanno pensare al mondo della droga e a un regolamento di conti ma, prima ancora che la polizia possa identificare la vittima, la regina, che viene informata del ritrovamento, sa già a chi appartiene la mano. Infatti, ricorda bene sia il bruttissimo anello sia quando un vecchio amico di famiglia si era tagliato il dito in quel modo. Quella mano non può che appartenere a Edward St Cyr. Sarà Rosie a dover far arrivare l’informazione alle autorità, sempre senza far capire che la fonte è sua maestà, e ad aiutare la sovrana a trovare il colpevole.
Cosa ne penso
Come tutti i libri della serie, mi è piaciuto davvero tanto, forse anche più del secondo e ho pensato fosse perfetto per iniziare questa mini serie di post dedicata ai gialli a tema natalizio.
La trama è decisamente più complicata di quella de Il nodo Windsor. Il numero di personaggi è enorme e mi sono ritrovata a tornare più di una volta alla lista inclusa all’inizio. Nella versione digitale in italiano non la vedo ma spero proprio ci sia anche per voi!
Ciò che forse mi è piaciuto di più è stata l’eleganza con cui l’autrice ha trattato alcuni dei temi presenti nel libro, ma non voglio spoilerare. Comunque, ve lo consiglio davvero.
È voi, l’avete letto? Lasciatemi un commento!